Anno 2007

Progetto “Servizio di erogazione prestazioni socioassistenziali  in favore di degenti e di assistiti diversamente abili”

Limitatamente ad un anno temporale, e solo per attività specifiche presso il Centro Diurno Alzheiemer e nell’accompaganmento di alcuni percorsi presso le altre strutture dell’ASL Avellino 2,  l’AIMA ha partecipato in partenariato con la Gesco a tale progetto. Ad integrazione delle attività ordinarie già garantite nelle strutture individuate (Presidio Ospedaliero di Solofra, Centro Australia,Centro Diurno Alzheimer) lo scopo è quello di realizzare l’impianto progettuale per la realizzazione di :

 1.      Un percorso di umanizzazione e continuità assistenziale

2.      Protocollo Riabilitativo per Pazienti con Alzheimer, Demenze e Disturbi Cognitivi

 Fermo restando che un approccio relazionale improntato sull’umanizzazione è un diritto necessario ed imprescindibile per qualunque tipo di pazienti esso andrà rivolto a tutti i destinatari previsti dal disciplinare,  mentre per quanto riguarda l’attivazione di un percorso di continuità assistenziale esso verrà sperimentato per un tipo di utenza particolarmente fragile: persone anziane e con demenza

Le parole chiave da noi individuate e sulle quali agire sono le seguenti:

– accoglienza delicata

– degenza dedicata

– orientamento e accompagnamento

– comunicazione

L’AIMA sarà presente presso il Centro Diurno Alzheimer e presso il P.O. Solofra. Qui si potrà prevedere un percorso privilegiato, per persone anziani e/o fragili, afferente ad un progetto di umanizzazione e continuità assistenziale già in via di sperimentazione tra l’AIMA, l’ASL AV 2 e l’Azienda Ospedaliera Moscati. In via sperimentale si potrà prevedere un accoglienza “delicata” presso i reparti geriatrici e/o presso l’ambulatorio di neurologia mediante la quale le persone verranno, previa procedura da regolamentare, prenotate e accolte da operatori formati specificamente che:

– accompagneranno fisicamente il paziente ed il caregiver presso l’Ambulatorio in orari precisi in modo da azzerare i tempi di attesa.

– Il sanitario di Ambulatorio procederà, in funzione del quesito clinico e delle condizioni neurologiche, neurocognitive e comportamentali del paziente, a stendere un progetto terapeutico individualizzato che potrà prevedere interventi farmacologici, riabilitativi, ed eventuale supporto al caregiver, prevedendo verifiche successive del progetto terapeutico a cadenze variabili da un minimo di 4 ad un massimo di 12 settimane. Nel caso di interventi riabilitativi si farà riferimento al protocollo riabilitatvo individuato dall’AIMA nel progetto AIMA..Amiamoci

Presso il Centro Diurno Alzheimer, aperto 5 gg la settimana, per 8 ore al giorno, con funzioni socializzanti,  sarà possibile, con l’intervento di personale specializzato, proporre ai pazienti stimoli, svago e attività idonee al fine di potenziare le abilità cognitive e funzionali residue, ridurre gli eccessi di disabilità e migliorare la qualità di vita con ricadute positive anche sulla famiglia. In tal modo sarà possibile procrastinare quanto più a lungo possibile la sua definitiva istituzionalizzazione che non solo è deleteria per le sue attività funzionali-cognitive ma è anche più costosa.

Il CDA garantirà alla persona affetta da demenza un’assistenza multidisciplinare e continuata, a costi inferiori rispetto a quelli previsti per altre forme di ricovero, fornendo  contemporaneamente sollievo anche alle famiglie considerate le seconde vittime di tale malattia. Attività, programmi, spazi del centro diurno sono rivolti a quei pazienti, che pur esigendo attenzioni e cure continue e specializzate, sono ancora in grado di vivere in famiglia traendone ovvi benefici

Progetto “Servizio di erogazione prestazioni socioassistenziali in favore di degenti e di assistiti diversamente abili”
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