Gentilissima Dottoressa Musella,

E’ con immensa gratitudine da parte mia e di tutti I miei cari indirizzarle queste poche righe che spero sappiano rappresentare tutto quello che sento in questo momento della nostra vita.

A Lei persona sicuramente ineguagliabile va tutta la mia riconoscenza per quello che e’ stato il Suo impegno e la Sua partecipazione in questo  calvario che sta vivendo la mia famiglia.

Non aggiungo altro perche’ le parole, molto spesso, non riescono ad esprimere quello che si sente e quello che si vorrebe dire.

Non posso dire, sicuramente, la stessa cosa per quello che riguarda le istituzioni che sono state attrici in questa triste storia.

Molto spesso si sente parlare di MALASANITA’, io credo che non sia esatto, appropriato e meritato questo termine, io credo che, almeno quella parte che ho dovuto frequentare in questi giorni, possa e debba essere definita  – sanita’ cinica disumana ed in alcuni atteggiamenti anche criminale.

In questo ultimo mese  la malattia di mia moglie Emilia ha avuto una caduta verticale un peggioramento imprevedibile ed imprevisto.

Il morbo di  Alzheimer che si e’ impossessato di Emilia la staya distruggendo. Negli ultimi giorni ci sono stati momenti di paura, di terrore per quello che le stava capitando. Urla  di ossesso oserei dire da esorcista hanno accompagnato le sue giornate. Mi sono rivolto, dietro Suo consiglio, al Centro Alzheimer del Frullone che subito si e’ attivato disponendo frequenti visite domiciliari attivando contemporaneamente l’iter per un ricovero di trena giorni ricovero che viene definito di sollievo.

Inizialmente sembrava che ci fosse pure un posto libero  e cosi era in effetti.

A questo punto sono iniziate le difficolta’ affinche’ il ricovero si realizzasse.

Difficolta’  che  per il Dipartimento di Geriatria cambiavano a secondo dei giorni.

Il posto e’ in attesa di essere occupato; c’e’ una lista di attesa e sua moglie e’ al decimo posto, bisogna tenere liberi dei posti per l’emergenza caldo, alcuni posti sono riservati agli ospedale e cosi via.

Il posto in attesa di essere occupato e’ ancora li – per quale motivo mi chiedo? Riservato per motivi politici od altro.

Lista d’attesa – ma siamo in presenza di richiesta di volo e quindi siamo in lista di attesa. Ma poi che attesa se ci sono i posti liberi e n on vengono occupati. Quindi mi chiedo in attesa di chi o di cosa?

Emergenza caldo –  e l’emergenza umana non conta? L’emergenza per una persona in preda a forti disturbi comportamentali tale da essere sedata e cadere in coma farmacologico e quindi ricoverata d’urgenza non e’ sufficiente? . E poi l’emergenza caldo come si fa a stabilire da parte di persone che vivono comodamente in uffici con fresca aria condizionata. Come fai a stabilire l’emergenza se non ti rechi sul posto.

Posti riservati agli ospedali che non vengono occupati dagli stessi ed intanto il bisognoso di ricovero resta in attesa nella sofferenza atroce.

Ecco Dottoressa i motivi per i quali all’inizio ho definito questa sanita’ criminale.

Le chiedo scusa se Le ho portato via del tempo, ma in qualita’ di Presidente dell’ AIMA Campania ho ritenuto necessaria informarLa di quanto mi e’ successo.

Nel contempo Autorizzo Lei e l’associazione che Lei con tanta abnegazione ed umanita’ rappresenta ad utilizzare quest mia per tutto che Lei dovesse ritenere necessario ed utile.

Mi e’ gradita l’occasione per porgerLe i miei piu’ devoti ringraziamenti e saluti

                                                                          F.to Gennaro Orsolillo

Lettera di un familiare al Presidente AIMA Napoli Onlus
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